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mercoledì 31 ottobre 2012

martedì 29 maggio 2012

Cholita linda: mia figlia Raquel


CHOLITA LINDA


Questa  è la mia cucciola Raquel, ha dieci anni.


 Avrei sempre voluto che un giorno indossasse abiti tradizionali peruviani, il paese  di mio marito.. 
Molti desideri rimangono tali , non sempre è possibile che si avverino. 
Mio marito ha vissuto nella città di Lima praticamente tutta la sua vita e di abiti tipici tradizionali.. neanche l’ombra: chullo, poncho.. mai visti. 


cappello di lana di alpaca o vigogna chiamato Chullo - si pronuncia ciuglio


Uomini con poncho a Cusco


Particolare  di un poncho da uomo cusqueño




Qui in Italia è diverso,  le persone che arrivano dall’ estero   portano  spesso con sé qualcosa di tradizionale del loro paese.. forse per nostalgia o forse per poter divulgare il folclore che li ha accompagnati nella loro crescita..


suonatore di Quena
Anche alcuni strumenti musicali si trovano spesso nelle case dei peruviani, 
come la " Quena" si pron. chena 
e la zampoña

Suonatore di zampoña





Da un po’ di tempo abbiamo aderito ad una bella associazione di peruviani in Italia, il gruppo Valicha: lo scopo è quello di diffondere la cultura, il folklore e la cucina nel nostro paese.
Ogni occasione è buona per sfoggiare questi abiti: la Festa dei popoli  è una di queste!





Gruppo Valicha Verona Italia



Le ragazze del gruppo ballano la Saya, il Valicha  e anche la marinera




e  indossando gli abiti tradizionali della città di Cusco..e un giorno hanno vestito la mia bambina: guardate i preparativi!






Che emozione.. sono davvero grata a Inés che con pazienza materna le ha fatto le treccine e l’ha preparata così bellina per la festa.

Qui  Raquel con papi José



martedì 1 novembre 2011

Ollita de Javier Yeyo





Ecco con cosa  si presenta ad pranzo  un amico che ti vuole bene..non con fiori o "pendejatitas" ...

ma con una ollita Yeyo style.

Ingredienti e preparazione assolutamente top secret..

made in Colombia.



lunedì 31 ottobre 2011

Cumpleaños Jos 31 de Octubre 2011

Cena tra amici al compleanno di Jos, con Rocoto relleno, Papa a la Huancaina e torta di ricotta.












sabato 29 ottobre 2011

Foto di Arequipa

FOTO DI AREQUIPA












 
















Arequipa fu fondata il 15 agosto del 1540 da Manuel Garcia de Carbajal.
 Il suo nome deriva dalla frase quechua "Arequipai" che significa "si, fermatevi", e che più di una coincidenza quello del nome è una realtà che si mantiene nel tempo, perché nelle strade, sui muri di sillar e nel modo di fare della gente, si percepisce una forza strana, un impulso che invita a rimanere nella città.
Posta alle falde della Cordigliera Occidentale delle Ande e ai piedi del vulcano Misti, Arequipa (2350 metri sul livello del mare), capitale del dipartimento omonimo, è una bella città, con casone costruite in sillar, un materiale proveniente dalla lava vulcanica pietrificata, con templi e conventi di stile architettonico originale, e con campagne magiche tutto intorno che le danno un aspetto bucolico.
Nel Centro Storico si può apprezzare il più puro stile architettonico che si consolida alla fine del XVII secolo, a partire dalla sovrapposizione del barocco italiano, il plateresco spagnolo e l'originalità andina.
Le case nobiliari, le chiese e gli antichi conventi si construivano in sillar, un materiale tra il bianco e il perla che, illuminato dal sole, emette un bagliore, un'aura magnifica. Per questo motivo Arequipa è conosciuta come la "Città Bianca".



https://picasaweb.google.com/lh/view?q=arequipa&uname=apmckinlay&psc=G&cuname=apmckinlay&filter=1#5226976087439118274